Aprire una bottiglia di vino per una cena in compagnia o per godersi un calice “De gustibus non est disputandum” disse Giulio Cesare ma si sa, avere qualche consiglio da seguire o chicca da utilizzare se a pranzo viene la suocera non dispiace mai a nessuno.
Sicuramente non c’è un comandamento da seguire per abbinare un vino a un piatto e viceversa ma quando si riesce nell’impresa, la piacevolezza che se ne trae a livello sensoriale e gustativo è davvero notevole. Ogni piatto, infatti, ha il suo vino ideale di accompagnamento, capace di esaltarne odori e sapori. Scegliere la bottiglia giusta è lo scacco matto per il tuo pranzo con i colleghi o la tua cena romantica.
Ti lasciamo 5 semplici regole per riuscire nell’abbinamento perfetto!
Consiglio numero 1
Abbinamento per stagionalità
Se hai ancora il tappo originale, assicurati che non sia danneggiato, inseriscilo Se vuoi abbinare un piatto al vino secondo la stagione corrente devi tenere a mente
che: per i piatti tipicamente estivi orienterai la tua scelta verso ivini bianchi, freschi, sapidi, più o meno strutturati, come il nostro ‘Eugenia’ Fiano di Avellino DOCG o ‘Don Raffaele’ il nostro Greco di Tufo DOCG. Se invece la stagione è fredda e si sa, durante la stagione invernale si prediligono sughi e carni rosse sceglierai un vino rosso ben strutturato e con una buona concentrazione di tannini eleganti, come i nostri ‘Taurasi DOCG’ o ‘Sella Irpinia Campi Taurasini’.
Consiglio numero 2
Abbinamento per tradizioni
Sono gli abbinamenti che si tramandano da generazioni, tradizioni consolidate sulla storia del proprio territorio o sulla cultura. Un esempio di abbinamento per
tradizione è quello tra vino e pasta: come sappiamo la pasta ha tantissime e diverse ricette, l’importante è accompagnare un bel sugo con un vino dalla bella acidità e un buon tannino. Per esempio? Abbina un bel piatto di fusilli al tegamino, piatto tipico irpino con un buon Irpinia Aglianico DOP ‘Rosso Tau’ e il gioco è fatto!
Consiglio numero 3
Abbinamento per concordanza
Sangiorgi scriveva: ‘il vino deve saper gestire il rapporto con il piatto lungo tutto il
suo consumo, non può permettersi di essere arrendevole perché finirebbe
dimenticato, ma neppure deve invadere il campo del piatto provando a fare tutto da solo’. Insomma, il segreto è trovare il giusto connubio fra il vino e il cibo e
soprattutto riuscire a bilanciarne le caratteristiche di entrambi. Regola fondamentale: la corposità del vino deve essere proporzionato alla corposità del
piatto. Dunque, con pietanze semplici abbineremo un vino dalla struttura giovane
ed elegante dagli aromi delicati; con cotture elaborate abbineremo un vino di lunga persistenza e corposità.
Consiglio numero 4
Abbinamento per contrapposizione
I più coraggiosi e audaci, che amano le sfide possono provare a creare un
abbinamento per contrapposizione. Come abbinare un vino contrapponendolo al
piatto che deve accompagnare? Basterà prendere in considerazione i principali
sapori di ognuno e creare un equilibro tra i due. Un esempio? Selvaggine arrosto,
carni al forno si sposano bene con rossi corposi, come i vini Taurasini da vitigno
Aglianico. L’AIS (Associazione Italiana Sommelier), utilizza il metodo Mercadini,
basato sui principi di assonanza o contrasto tra il cibo e il vino.
Consiglio numero 5
Ultimo consiglio per te!
– Ricorda che il gelato e tutto ciò che è freddo congela le papille gustative
quindi non percepirai il vero gusto di un vino. Non sprecare la bottiglia che hai
conservato a lungo in questi casi.
– Con pietanze a base di agrumi o marinature evita vini troppo acidi.
– Il dessert deve essere accompagnato da un vino dolce. Sempre!
Non dimenticare: la regola più importante è tenere conto dei propri gusti e
piaceri. Metti in pratica i consigli ma segui anche il tuo istinto e siamo certi sarà
un successo!