I SISTEMI DI ALLEVAMENTO DELLA VITE

I SISTEMI DI ALLEVAMENTO DELLA VITE

Ogni Winelover avrà sicuramente avuto modo di leggere, nelle varie schede dei vini, che esistono diverse tipologie di allevamento della vite. Ma, cosa intendiamo per allevamento della vite? Si intende la sua coltivazione e la gestione dei filari. L’insieme delle diverse tipologie di disposizione della vite nei filari e la disposizione dei tralci delle singole viti viene chiamata ‘forma di allevamento della vite’.

La scelta del sistema di allevamento più appropriato è dettata dal tipo di vitigno e dalle condizioni pedoclimatiche, per garantire alla pianta un’ottima esposizione delle foglie ai raggi solari, uno sviluppo equilibrato dei germogli e una perfetta circolazione dell’aria tra le foglie e i grappoli, in maniera da evitare eventuali ristagni di umidità che causerebbero dannosi ammuffimenti. Nel nostro Paese sono presenti diverse forme di allevamento, in quanto, da regione a regione, la tradizione viticola cambia. Si possono fare numerose classificazioni delle forme di allevamento, ad esempio in base all’altezza da terra dei rami a frutto, alla direzione nello spazio (verticale, orizzontale, oblique o a tetto), alla potatura corta o lunga. Essendo la vite una pianta rampicante è
stato necessario “educarla” in modo da ottenere la salvaguardia dell’uva e la sua corretta gestione.

La prima distinzione che possiamo fare tra i diversi tipi di allevamento della vite è quella tra allevamenti della vite con tutore e senza tutore. Nel primo caso parliamo di allevamento “ad alberello”. Nel secondo caso facciamo un’ulteriore distinzione tra allevamento della vite con tutori vivi e tutori inerti. Nel primo caso parliamo delle cosiddette “alberate” mentre il secondo caso comprende tutte le forme di allevamento comunemente utilizzate nella viticoltura moderna.
Nel caso dell’utilizzo per l’allevamento della vite di tutori inerti, distinguiamo tra i casi in cui la struttura di sostegno sia disposta lungo l’asse del filare ed i casi in cui la struttura di sostegno sia posta tra i filari. Nel primo caso abbiamo le spalliere e (detta anche “contro spalliere”) con i vari sistemi di potatura. Questi tipi di allevamento della vite, nati in Francia e da lì diffusosi in tutto il mondo, vengono detti forme di allevamento moderne. Nel secondo caso abbiamo le “pergole”, i
“tendoni” ed altre forme di allevamento tradizionali in cui le piante si sviluppano anche in modo radiale o trasversale rispetto ai filari.
Per i nostri vigneti abbiamo scelto di utilizzare principalmente tre forme di allevamento:

– Il sistema ‘Guyot’ che prevede un tipo di potatura invernale che seleziona accuratamente i tralci che porteranno i nuovi grappoli per le raccolte successive. È il sistema più usato in Europa e in gran parte della nostra penisola. Tramite questo allevamento, nascono i nostri Greco di Tufo DOCG ‘Don Raffaele’, Fiano di Avellino DOCG ‘Eugenia’ e per finire il nostro Benevento Falanghina IGP.

– Il sistema a ‘Cordone Speronato’ che si contraddistingue per un tipo di potatura “corta” che si basa esclusivamente sui parametri ambientali, geografici e vegetali che contraddistinguono la tipologia di pianta coltivata, la sua localizzazione e le condizioni climatiche a cui è sottoposta. Con questo sistema nascono i nostri Taurasi DOCG ‘Vigna Piano D’Angelo’ e l’Irpinia Aglianico DOP ‘Rosso Tau’.

– Il sistema a ‘Spalliera’, uno dei metodi di coltivazione più diffusi al mondo, in cui la vite viene fatta crescere in filari più o meno lunghi, costituiti da pali di legno, cemento, acciaio o materiale plastico, su cui vengono fissati due o più fili di acciaio zincato posti in tensione attraverso pali più robusti posizionati alle estremità del filare, mentre il cordone speronato è la tecnica di potatura impiegata. È così che nasce il nostro Irpinia Campi Taurasini ‘Sella’.

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